domenica 7 aprile 2019

VOGLIA DI SILENZIO..

Sentimento che esplode
la voglia di silenzio,
malinconico acume d'ispirazione
che se ne va annebbiato
tra il presto e la sera nello smog
che esala dai lati del mondo.
Un lago azzurro
con sottofondo stagnante
di alghe al silenzio notturo,
in voci-sussuri-sospiri plasmanti
l'eco richiamo alla calma.
Pace, inerte guarda stupita,
un divagare lontano
immergersi nel fruscio-onda
con il suo sciabordio solitario
che risuona costante
una nenia tranquilla..
Leali Marusca
#LealiMarusca

Dicembre 2018, presso la bellissima Galleria Ab/Arte a Brescia ad ammirare le opere uniche dell'amico William Giuseppe Vezzoli a cui dedico questa poesia nata attraverso lo sguardo profondo di uno dei suoi quadri.
ANDARE VIA
Altrove un infinito suolo pioggia
in movimento adagio, continuo
andando verso un luogo selvaggio,
lontano
in un posto di stagioni
nella notte sola che guarda da vicino
i viaggiatori.
Bolla di vento feroce
divaga piano un attimo sospeso in partenza,
Vuoto che evade e impulso completo
di andare lontano, via in solstizio di vita
in interno viaggio d'un timido
imbarco di Sole.
Un suolo spazioso, immenso
in un baleno che infonde implosione
aleggiando sussurri di vele.
Leali Marusca.
Accompagnato a questo quadro ci vedrei bene altri suoi due stupendi e cioè CHIUSO PER FERIE, e poi LA MACCHIA GIALLA,
quindi un
Andare Via,
ciao,
Chiuso per Ferie,
volo verso
La Macchia Gialla,
un Astro nascente
nel buio cobalto
d'un androne.
Grazie William..
BLU COSMO
Un blu cosmo delicato
in notte profonda, fredda-nebbia
trasparente odorosa,
nel manto che avvolge
un Natale tirato,
di lotte e silenzio,
di pace-rancore.
Un movimento lento di vuoto
che s'arrampica nella torre
tacendola di melodie ridondanti,
di nenie eloquenti che svegliano
un blu notte di sonno.
L'inquietudine d'un giorno che passa
e affievolisce il sentore
di rugiada che cade dal fiore,
sfibrandosi in un piccolo germoglio di luce
che affiora e contorna nel verde gelo di brina.
Sortilegio strano la poesia,
dove rugiada e gelo coesistono
in un unico istante,
come per incanto-magia
che evapora lieve in una spira di fil di fiato.
Leali Marusca
#LealiMarusca
SOGNI E MAGIE

A pochi giorni dal compleanno di Germano, pensavo che avrei avuto incubi o miraggi di lui, della sua mancanza ed invece sei venuto tu…..
Stanotte ti ho sognato, ti baciavo tutto, quanto ero felice nel vederti apparire e solare abbracciarmi e trattarmi nella tua usuale maniera.
Ti sarei voluta entrare dento, nella tua armonia, nelle tue vibranti vibrazioni ed insieme siamo stati ai piedi di una montagna, rilucente, bianca di neve, selvaggia-intatta di purezza e poi, quell’enorme ammasso candido si è staccato dal suo orizzonte verticale, scivolando in un boato eterno e noi, come solo nei sogni capita, ci trovammo appesi a quella parete guardando nel vuoto perpendicolare e io mi chiedevo dove fosse andata l’altra persona che ci accompagnava in questa spedizione e tu mi dicesti, con tono tranquillo, sereno, duro: è troppo profondo, è andata giù, noi proseguiamo, ed ho capito il rischio e la sfida tra la vita e la morte che uno scalatore è pronto a fare, che un uomo vuole provare sulla propria pelle per sentirsi vivo..
atteggiamenti differenti, 
ma ognuno ha ragione di vivere come meglio crede e poi, di nuovo per strada, abbracciati, io non ti lasciavo andare, piangevo come una bambina di felicità, mi crogiolavo fra le tue braccia, rivolevo entrarti dentro e sentirti vivo, volevo che tu fossi eterno e mi dicevo che Bello…..è tornato, la realtà è questa e io non ti lascio andare più e ti entravo dentro, nella tua pelle, annusando il tuo profumo, nutrendomi del tuo sorriso, volendoti bene come ai fratelli se ne vuole, sangue diverso, amore uguale, un lungo viaggio d’andata, un viaggio lungo il tuo corpo che forse stanotte è venuto a salutarmi.
Poi evaporasti e sempre come nei sogni, mi trovai nella casa dei tuoi, diversa, ma erano loro e io che dicevo che ti avevo visto e loro che mi guardavano con compassione e mi facevano tornare coi piedi per terra, su questa maledetta terra che mi obbliga a soffrire di nostalgia, un puro sentimento vitale perché altrimenti non si capirebbe la gioia e così, uscii e non ti trovai ad aspettarmi e piansi la cruda verità.
Forse la Montagna dove ci siamo ritrovati stanotte per mano era questa, ‘il Gauri Sankar, (in nepalese गौरी शंकर, derivato dal Sanscrito La Dea e il Suo Consorte) cit. da Wikipedia’, montagna femminile che ha dato il nome alla casa orfanotrofio dove davo o meglio, dove mi davano sostegno in Nepal.

L'immagine può contenere: montagna, cielo, spazio all'aperto e natura
Grazie a tutte le persone che ieri sono venute a passare la Festa della Donna con me, Daniela Bianchi e Alexandra StradellaSara Bergamini che senza di lei le serate non sarebbero così perfette e ben preparate e Zefferino, anche se protagonista maschile ma di rilievo perché ha omaggiato le donne con il suo regalo d'artista di un giallo Mimosa trasformato in dolce delizia di Rosa, Regina tra i fiori e miglior apprezzamento per una Donna..
É stata una serata lieve e intensa, grazie per l'ascolto la pazienza e gli applausi.
Vi lascio ciò che io e Franco Gobbetti ci siamo detti, nonostante non fossimo insieme ieri fisicamente, le nostre anime continuano a viaggiare simbiontiche..
Così lui scrive 
"Ciao amica mia. Buongiorno mia cara ragazza e signora, sereno tempo a te, ricordando questa giornata particolare. Scusandomi per il ritardo, vorrei comunque rinnovare un mio personale sentimento di rispetto e solidarietà che, in questa ricorrenza, mi sta particolarmente a cuore, con intenzione sincera e leale. Desidererei veramente che la donna potesse vivere serenamente il suo equilibrio con l'animo in pace e pure con il corpo, esente da offese o violenze che ancora la vedono, purtroppo, vergognoso e indegno oggetto e soggetto di sofferenza. Lo so che non basta lo spirito, purtroppo non basta mai, ma credo che un un’attiva intenzione, un fattivo pensiero, buono e sentito, unito all’impegno reale e al senso di giustizia e dignità che, ogni uomo dovrebbe sentire e manifestare concretamente, potrebbero perlomeno migliorare notevolmente le umane cose...Ciao, mia compagna di ventura, augurandoti serenità, buona sorte e anche buona fortuna che non guasta mai. Così sentivo e così mi sento di dirti…"
Franco Gobetti
Così io rispondo
"É un pensiero che mi tocca l'anima, siamo uniti nel rispetto e nell'animo di saperci protettori e amanti delle donne.
Stasera ho parlato molto di te, del nostro incontro, del tuo aiuto, del tuo costante insegnamento e ho letto Mutandine, dedicandotela, raccontando l'episodio, tutto, della sua storia, del tuo iniziarmi alla scrittura anche erotica al tuo darmi coraggio e insegnarmi che la scrittura, la poesia può avere infiniti contenuti.
É stato bello aver parlato di quella poesia, della sessualità che ci sta dietro e della sua storia.
Ho elogiato il tuo modo di amare le donne, ti ho elogiato come Uomo che ama le donne in mezzo, purtroppo, ancora, a tanti uomini che le odiano ma forse odiano più se stessi.
Tu sei un Uomo che ci ama e conosci i nostri palpitanti segreti e li svisceri in maniera delicata, sensuale, aperta, senza mai provocare offesa ma anzi, le più alte lodi.
Con rispetto, amore e sincera gratitudine ti mando una buona notte.."

venerdì 29 giugno 2018

PRESENTAZIONE DEL LIBRO a cura del Maestro d'Arte Franco Gobbetti ed edito da Pellicano Sardegna "Gocce di Ventre" di Marusca Leali
INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA a cura della Prof.essa Marta Mai "Ombre" di Zefferino
FOTOGRAFIE di Michael Schwarz
ARTICOLO del 14 giugno 2018 da "Il Gazzetino Nuovo" di Giorgio Mora
Grazie a tutti della numerosissima presenza, persone tantissime, siete arrivati sempre più, ci vorrebbe una foto di mezza serata, un po' come 'Sogno di una notte di mez...za estate" in cui fra risa e giochi, la realtà prende vita e gli uomini e le donne si uniscono in festa..
É stata davvero un'emozionante giornata.







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