domenica 2 luglio 2017

L'uomo era solo, in solitaria vergogna e se ne stava appartato nel suo mondo di droga a cavalcar serpent, anaconde invisibili, lussuregganti, vibranti cristalline nel muoversi così bene nell'acqua.
Era un mondo di noia, chissà quante volt pensò al suicidio, le notti frenetiche, sveglio, selvaggio..fatto.a tirar la somma dei suoi anni, della vita che preme, che bisognosa di traguardi ti spreme e andava per le strade con un sorriso ardente.
Una morte annunciata da chi in viso lo aveva guardato bene, tanto da rendersi conto della sua tristezza, della sua solitudine, cretina stronza di una, che tracolla il respiro rendendolo vlenoso da fart fuor, tanto da farti credere di essere inutie.
un dolce sapore di cioccolato e la dura canna, fredda che penetra fra le labbra, s'insinua nela bocca senza farti gridare.
Il respiro, pure lui stronzo, che prima tracollava nella gola, ora esce dalle narici, il cuore pazzo..rischiando l'infarto per latensione che monta coome un treno nuovo, fiammante, giù per la strada, sulle rotaie cocenti, sfrecciando, sfavillando scintille, così il freddo della canna della pistola si fa larg, sorseggiando la saliva, risucchiandola, goccia per goccia, ungendo il proiettile, all'interno, dei tuoi ricordi.
La mano è pronta, il tessuto celebrale gli ha dato l'ordine: "Schiaccia quel cazzo di grilletto, falo maledetto coglione che non sei altro, ti ho detto di schiacciare codardo stronzo tu e la tua inutile vita, schiaccia e muori come un cane sfracellato sulla strada, spappolato, energicamente buttato fuori da te.
Dai piccolo, on aver paura, ci sono qua io, schiccia e poi staremo meglio, te lo prometto, non vedrai più nulla, niente rancori, niente amori, saremo solo noi, mente e anima; tanto l'anima l'hai già venduta ala coca giusto? Ecco, io te la ricompro, te la metto dove strà serena, in pace, fidat, devi solo premere il grilletto, fallo per lei, non vedi che non sta bene? Non vedi com'è triste e incatenata? Sarete liberi, premi il grilletto, schiccia profondo".
Gli occhi brillarono e sul cielo volarono le rondini in cerca di un luogo sicuro dove costruire il nido che ora mai non trovano più.

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