Nuvole appese
a mollette colorate,
piccolo teatro vagante,
dove il muoversi
non è altro che l'inseguimento
di tendoni che si alzano, s'abbassano,
voltano lo sguardo lontano,
a rimirare la vita degli altri.
Telefilm a colori splendenti,
nel mondo perfetto,
ci si perde dentro
a questi sogni notturni,
che riportano a galla
nella gabbia bianca,
della vita lenta,
la morale farsa
che indietreggia svanendo
nel buco da dove esce il ragno
Ci sono poco, pochissimo, ma uso me stessa per lasciare impronte ovunque vada, in qualsiasi anfratto di vita mi trovi a circumnavigare, perdendomi nell'oblio del tempo che non c'è più..
giovedì 1 marzo 2012
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